Il 2009 è stato per me un anno molto duro!!
Purtroppo a causa dell’inizio della crisi e ad una serie di imprevisti e coincidenze mi sono trovato, per la prima volta dopo diversi anni, a dover far quadrare i conti a fine mese!… Non è che prima navigassi nell’oro ma avevo un reddito sufficientemente alto. La spesa extra, l’imprevisto o l’acquisto di una bella vacanza non mi creavano assolutamente pensieri. Ma dall’oggi al domani mi sono ritrovato a dover fare i conti a fine mese, a dover centellinare le risorse e a volte inventarmi letteralmente delle soluzioni per coprire i debiti che si erano accumulati! Persino lavorare più duramente non bastava più! Ho dovuto, in pochissimo tempo, apportare un cambiamento al mio stile di vita. Un cambiamento che non giudico in alcun modo positivo, anzi! Col senno del poi è stato proprio quel cambiamento ad innescare una serie di eventi negativi.
In effetti il non sentirmi più sicuro finanziariamente mi ha reso debole. Ho iniziato a preoccuparmi del mio futuro e a perdere il sonno. Ho iniziato a pensare di dover fare ogni giorno di più, perché si sa, chi lavora duro prima o poi avrà dei risultati. Inoltre dovevo lavorare più duramente per non soccombere ai sensi di colpa. Ho iniziato a scervellarmi per trovare delle soluzioni che mettessero me e la mia famiglia al riparo dall’inevitabile!!! Ho iniziato a pensare che non potevo più permettermi di farmi fregare dagli altri, dovevo stare più attento e dovevo essere meno ingenuo! Diventando più duro ed intransigente con me stesso lo sono diventato anche con gli altri; difficilmente tolleravo i ritardi, le inefficienze i banali errori di distrazione, tutte cose alle quali, solo un anno prima non avrei dato alcun peso! Ma qual era il problema?
Che cosa era successo dentro di me per farmi reagire così? Non volevo ammetterlo ma per la prima volta nella mia vita avevo tanta paura! Si per la prima volta in vita mia ero molto spaventato e se sei un imprenditore non puoi continuamente preoccuparti delle conseguenze che avranno le tue azioni. La paura ti porta a non fare nulla, ti paralizza! Ti concentri talmente tanto sul fatto che potresti perdere quello che hai e fai di tutto per difenderlo. Tracci delle linee e difendi i tuoi confini. Diventi aggressivo con gli altri e possessivo nei confronti delle tue cose, del tuo lavoro e perfino della tua scrivania. Stai tutto il tempo con le antenne alzate per intercettare eventuali minacce che potrebbero crearti ulteriori problemi. Insomma hai tanta paura!
Anche l’atteggiamento di molte persone con cui lavoravo da anni e’ cambiato. Ho notato che alcuni erano diventati più cinici e quasi del tutto disperati. Li ho visti arrendersi allo stato delle cose senza neanche provare a reagire perdendo ogni speranza e ambizione. Li vedevi girare catatonici per gli uffici o dai clienti dicendo o facendo capire a tutto il mondo:
Sono solo una pedina, ma cosa volete da me lasciatemi stare… Faccio parte di un ingranaggio e non sono certo io che potrò’ cambiare le cose… Ditemi semplicemente cosa devo fare!
Ho visto questi professionisti limitare talmente tanto le loro aspettative dalla vita, dal lavoro e dai colleghi da non essere più delusi da niente e da nessuno. Ne ho visti altri concentrarsi totalmente sul trovare il colpevole per potersi lamentare. E allora le frasi più’ ricorrenti erano:
Non posso fare bene il mio lavoro se quell’idiota del mio collega continua a comportarsi così… Il mio capo non mi capisce e continua ad intralciarmi… Come è possibile che quel cliente non capisca un cavolo… E si che gli spiego tutte le volte le stesse cose!
Colpa e vittimismo! Incolpare tutto e tutti per la situazione in cui si trovavano. Altri invece avevano una grandissima sete di comprensione. Volevano a tutti i costi essere ascoltati e capiti. Ti vomitavano letteralmente addosso i loro problemi senza neanche tanti complimenti. Contavano solo i loro problemi e le loro situazioni. Molto spesso, non avendo nulla di importante da dire, o si creavano da soli dei problemi o ingigantivano le situazioni più banali pur di farti capire quanto questa vita fosse così difficile per loro. E solo per loro però! Infatti se solo provavi a raccontargli un tuo problema potevi stare tranquillo che quello che ti era successo era nulla a confronto con ciò che succedeva regolarmente a loro! Insomma tutto questo clima di incertezza, in una società sempre più complessa, impegnativa e stressante avevano compromesso il mio equilibrio e la mia pace mentale. Poco a poco però ho cominciato a capire che non ero l’unico a vivere un “dramma” ! Anzi ero in ottima compagnia. Chi più chi meno aveva paura come me, viveva in un clima di incertezza e la televisione di certo non ti aiuta, anzi continua ad alimentare queste paure.
La paura non è reale, l’unico posto in cui può esistere è nel nostro modo di pensare al futuro, è un prodotto della nostra immaginazione, che ci fa temere cose che non ci sono nel presente e che forse neanche mai ci saranno. Si tratta quasi di una follia, cioè non mi fraintendere, il pericolo è molto reale, ma la paura è una scelta. Will Smith After Earth
Già caro amico mio, la paura e’ una scelta. Quindi il primo consiglio che mi sento di darti e di liberarti dalle tue paure. Non pensare in termini negativi. Non mettere il carro davanti ai buoi. Concentrati su ciò che puoi fare per migliorare la tua vita e quella degli altri e non su come fare per non perdere quello che hai. Il “non perdere” non può essere un obiettivo. Vincere e’ un obiettivo! Un non perdente e’ sicuramente meno felice di un vincente, non trovi? Come puoi oltrepassare i tuoi limiti se sei impegnato a difendere i tuoi confini?
Io ho scelto di non aver paura e tu?
Roberto
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